Il primo anno vuole essere anzitutto un segno di accoglienza che la comunità cristiana offre ai bambini e insieme ad essi alle loro famiglie, accompagnando i genitori nel compito di dischiudere ai piccoli il grande dono della fede, riconoscendo e valorizzando il ruolo della famiglia “luogo privilegiato dell’esperienza e della trasmissione della fede” (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia).
La proposta intende raggiungere alcuni obiettivi e primariamente:
- accompagnare i bambini a una prima familiarità con la persona di Gesù
- offrire ai bambini un’esperienza (non una lezione) di catechesi vivibile per tempi e modi, uscendo da una impostazione di tipo scolastico.
- valorizzare meglio il giorno del Signore e l’anno liturgico all’interno del cammino di iniziazione;
- favorire il passaggio dal catechista singolo a una équipe e far interagire maggiormente la comunità cristiana.
L’esperienza che si privilegia è quella che caratterizza i bambini di questa età: la capacità di meravigliarsi, di stupirsi.